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Oltre ad imbarcazioni vere abbiamo eseguito restauri di reperti e modelli per privati e Musei, si tratta di operazioni se possibile ancora più critiche del restauro di barche vere per la delicatezza dei reperti e dei materiali. Per contro i modelli originali sono delle fonti insostituibili e inesauribili di informazioni specie nel caso di barche e attrezzi di pesca scomparse.


Modello di tartana, MSNV.

Incarico: Restauro modello tartana

Committente: Museo Storico Navale di Venezia

Data: 1995

Il modello di tartana conservato al Museo storico Navale di Venezia è sicuramente il più bello esistente, splendido esempio di modellismo scientifico realizzato nel XIX secolo, porta ancora i cartellini originali con le nomenclature tradizionali. E’ stato ripulito, rilevato, e ricollocate correttamente tutte le manovre, reti e parti mobili.


Modello di tartana, Museo della Laguna Sud, Chioggia

Incarico: Restauro modello tartana

Committente: Museo della Laguna Sud, Chioggia

Data: 1997

Si tratta di un modello naif, cioè realizzato da persona che conosceva l’imbarcazione, ma non proporzionato né accurato come quello precedente; comunque è pur sempre uno dei due modelli esistenti. È stato rilevato, fotografato, ripulito e rimesso in ordine nelle manovre e parti mobili.


Pannello con chiodi e caece

Incarico: Restauro dei modelli e attrezzature pescherecce ottocentesche 

Committente: Museo di Storia Naturale Venezia

Data: 1993 - 2005

Il Museo di Storia Naturale di Venezia conserva la più grande e completa collezione di modelli e attrezzature di pesca esistenti. Furono eseguiti a fine Ottocento da Angelo Marella su incarico del conte Alessandro Pericle Ninni per partecipare alle esposizioni Universali che allora si tenevano nelle più importanti capitali europee. Vi sono modelli di imbarcazioni, di reti, di chiodi, di attrezzature di bordo, di contenitori per il pesce, segnavento, vele, cordami ecc.

Tutti reperti versavano in cattive condizioni di conservazione e catalogazione, per prima cosa abbiamo quindi ritrovato le denominazioni corrette con l’aiuto di esperti, pescatori, e soprattutto dei manoscritti lasciati dall’autore e editati nel libro Annotazioni Pescherecce redatto assieme ad Luigi Divari. Ogni oggetto è stato poi rilevato fotografato e restaurato con metodi tradizionali e reversibili.

Vai alla pagina dei restauri del Museo di Storia Naturale di Venezia

Pannello con campioni di cordami

Pannello con linguette e morei

 
Addio al museo della Laguna il Cda della Fondazione taglia, Alberto Vitucci, La Nuova Venezia 24 6 2016

 
 

email Gilberto Penzo