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Marin Faliero trabaccolo

 
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  Marin Faliero
Prima dell'affondamento
 
Il recupero e la permanenza a terra a Casale sul Sile
 
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Il rilievo

  Video rilievo laser
  Disegno piani di costruzione
Mezzo modello
 
Il trasporto al Museo di Caorle
La musealizzazione
 
Il restauro

 

 - Il rilievo
 

Un primo rendering del Marin Faliero opera dell'Ingegner Franco Slomp.

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Il rilievo tridimensionale del Marin Faliero

Fin da un primo esame, effettuato dopo il recupero del Marin Faliero, si è constatato, purtroppo, che lo scafo a causa della lunga permanenza sott’acqua, non aveva più le caratteristiche di integrità e robustezza per una sua ripresa della navigazione. Riportarlo in sicurezza alle severe condizioni richieste ad un bastimento a vela, avrebbe comportato più che un restauro la sostituzione quasi totale delle sue parti, ottenendo in conclusione un falso storico per di più con una spesa superiore alla ricostruzione ex-novo di una replica filologica.

Per questo motivo si è optato per una  diversa soluzione, a mio parere molto più corretta, la sua musealizzazione e il suo restauro conservativo ai solo ai fini espositivi, mantenendo quindi la maggior parte della struttura originale.

La soluzione trovata di comune accordo con il Prof. Fozzati di Nausicaa è stata di ricoverarlo nel nascente Museo Archeologico di Caorle, dove sarà posizionato, protetto da una tensostruttura, nel piazzale antistante agli edifici, ben visibile anche dalla strada di accesso.

Prima di spostarlo però, nella previsione di ovvie deformazioni dovute all’imbracatura e al percorso da effettuare, si è deciso di rilevarlo accuratamente con le più moderne tecnologie, in modo da ottenere il suo calco virtuale in 3D da utilizzare come documentazione dello status quo e per programmare scientificamente l’alloggiamento e il successivo restauro.

Va inoltre sottolineato che questo rilievo riveste notevole importanza ai fini dello studio e della documentazione dell’architettura navale, perché i piani di costruzione già esistenti frutto del rilievo diretto (e accurato) sono molto pochi, la maggior parte sono poco affidabili o addirittura fantasiosi.

Il rilievo è stato effettuato con apparecchiatura laser RIEGL LMS-Z420i. che permette una accuratezza elevatissima fin nei minimi dettagli delle strutture. Sono state effettuate 9 scansioni da diverse angolazioni, con un dettaglio di circa 4 punti per centimetro quadrato pari a circa 5.000.000 di punti per ogni vista.

L’equipe era composta dagli ingegneri Franco Slomp e Alfredo J. Gaspari, da Pierluigi Ricciotti dell’Associazione Vele al terzo Rimini, che ha sponsorizzato il lavoro, e da chi scrive, il lavoro si è protratto per tutta la giornata con notevoli difficoltà per la complessità del manufatto e per le precarie condizioni di sicurezza dovute alla fragilità della struttura.

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Il risultato di cui diamo alcune anteprime è ora nella fase di elaborazione e studio, che richiederà molto impegno sia per la gestione della grande quantità di informazioni acquisite che per la complessità del lavoro di correzione delle deformazioni e restituzione della forma originaria dello scafo.

Gilberto Penzo 29 2 2008

Il rilievo della coperta e dell'opera morta
 
Rilevo della stiva

 

Gilberto Penzo e Alfredo Gaspari all'interno della stiva del Marin Faliero.

 

La "nuvola d punti" mentre si sta materializzando sul computer.
Pierluigi Ricciotti, Gilberto Penzo e Franco Slomp a sera inoltrata al termine del rilevo

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: penzo.gilberto