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Per comprendere da quanto tempo si parli dei problemi legati al moto ondoso ecco alcuni articoli di un secolo fa (!)

La gazzetta di Venezia 9 10 maggio 1911

 
Per il moto ondoso. Novità ai traghetti, Il Gazzettino 6 9 1952

 
Il moto ondoso minaccia la scomparsa delle gondole, Il Gazzettino 11 9 1952.

 
Continuano imperterriti gli incidenti in laguna, sono talmente tanti che non riesco ad inserirli tutti. Ecco una breve selezione di quelli di questi giorni. "Tronchetto, 2 feriti in vaporetto. Scontro col ferry per la nebbia". Davide Tamiello, Il Gazzettino16 11 2022

 

 
La nebbia è fitta, scontro e due feriti. Vaporetto contro ferry al Tronchetto, La Nuova Venezia 16 11 2022

 
 
Taxi contro pontile, sette feriti, 11 10 2022.
 
Scontro in laguna, lancione contro vaporetto, La Nuova Venezia, 11 11 2022

 
Lancione va a sbattere contro un motoscafo ACTV della linea sei, La Nuova Venezia 11 11 2022

 
 
 
 
 

 Il Commissario Straordinario, a volte ritornano...

Gianni Darai  Lagunamare n° 103 Ottobre Novembre 2018

 

 
 

Barche, Stangata per navigare il laguna, Michele Fullin, Il Gazzettino 13 8 2015

 

 
Rivolta contro le targhe LV e gli uffici non rispondono, Alberto Vitucci La Nuova Venezia 21 8 2015
 
 
 Rio del Fontego dei tedeschi: 5 barche dell'immondizia in fila, taxi, mototopi patane. C'è un solo intruso chi lo riconosce?
 
 
 

 

 

 

 
 
 

Canal Grande, gondolieri e motoscafisti tutti al cellulare

Chiacchierano e mandano messaggini con i turisti o i pendolari a bordo. Piloti Actv compresi. Incuranti del nuovo regolamento comunale

 

Roberta de Rossi

 

VENEZIA. Niente da fare: rispondere al cellulare è una pulsione alla quale non s’intende rinunciare neppure quando si è “alla guida”, anche se l’auricolare l’hanno inventato da qualche anno.

Basta guardarsi attorno, quasi per caso. C’è il taxista che risponde a una chiamata con una mano al volante, mentre il collega che incrocia (il volante) lo molla del tutto per parlare reggendo il telefonino con una mano e usando l’altra per sistemare la plancia.

Un gondoliere in serenata di prima mattina, alla Salute - per altro appaiato ad altre tre gondole, quando per regolamento dovrebbero essere al massimo due - voga e chiacchiera al cellulare, con i turisti a bordo. Attraversando il Bacino, il pilota di un motoscafo Actv, saluta qualcuno al telefonino, poi chiusa la comunicazione scrive un breve sms, continuando a navigare. Cattive abitudini che pure, il nuovo regolamento comunale del traffico acqueo sanziona, con il nuova comma 26 dell'articolo 2 che - su richiesta del decaduto Consiglio comunale, in uno dei suoi ultimi atti - stabilisce: «È vietato ai conduttori di unità a remi o a motore di far uso durante la navigazione dinamica, sia con propulsione, sia con abbrivio, di apparecchi radiotelefonici ovvero di usare cuffie sonore, fatta eccezione per i conduttori delle imbarcazioni adibite a servizi di polizia o utilizzate in servizi di emergenza e pronto intervento».

Un modo un po’ contorto per dire che non è proibito telefonare o ascoltare musica, ma bisogna farlo con l’auricolare e a volume basso: «È consentito l'uso di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare purché il conduttore abbia adeguata capacità uditiva ad entrambe le orecchie e che non richiedono l'uso delle mani».

22 ottobre 2014

 

Slalom in Canal Grande un percorso a ostacoli, Roberta de Rossi

 
 Taxi va a sbattere contro una bricola. La Nuova Venezia 2 7 2014.
 
 
Dietrofront, nei canali torna la sinistra. Il consiglio comunale ribalta la decisione della Giunta che obbligava le barche a tenere la desta in tutti i rii. Il Gazzettino 29 5 2014 Michele Fulin
 
Arriva il GPS, traffico sotto controllo, Alberto Vitucci La Nuova Venezia 24 5 2014
 
Droga e alcol, il certificato è obbligatorio, La nuova Venezia 24 5 2014
 
 
Cortei di Taxi. Ricorso dei motoscafisti anti divieto La Nuova 8 2 2014
 

«La topetta? È come una nave da diporto»

Un veneziano rischia 20 mila euro di multa dalla Regione per aver girato con una barca tradizionale

La Nuova Venezia Sabato 1 febbraio 2014

VENEZIA. Ventimila euro di multa se non iscriverà la sua topetta al registro europeo con marcatura CE. Trattamento riservato in genere alle navi o alle grandi unità da diporto. Succede a un giovane veneziano, Stefano B, che ha acquistato qualche tempo fa da un privato di Castello una tipica imbarcazione lagunare in legno. La topa è lunga sette metri e larga 2, ultima creatura costruita dai celebri cantieri Schiavon di San Pietro in Volta. Dunque, barca tipica della laguna, per giunta interamente in legno. Era utilizzata per il trasporto, adesso Stefano ha deciso di sistemarla e utilizzarla per portare in giro la famiglia. Ma si è visto recapitare una lettera dai Servizi Ispettorato di Porto della Regione. Il dirigente Marco d’Elia comunica che «si stanno effettuando, su indicazione dei carabinieri del Nucleo natanti di Venezia, controlli sulle unità di navigazione iscritte al registro navale Navi Minori e galleggianti cancellate per il passaggio al diporto nel quadriennio 2010-2013». «Per poter navigare», scrive ancora la Regione, «occorre che l’unità navale sia dotata di marcatura Ce. In caso contrario, scatteranno le sanzioni previste dall’articolo 56 della legge sulla Nautica da Diporto. Con una multa di 20 mila euro.

In sostanza, stabilisce l’Ufficio, per poter circolare un laguna una topa tradizionale ha bisogno del marchio riservato alle piccole navi. «Una vera assurdità», protestano i diportisti, perché come sempre gli elenchi stilati in sede ministeriale non fanno differenze tra le barche topiche lagunari e le imbarcazioni d’alto mare, rendendo sempre più difficile la navigazione lagunare per gli appassionati, già soggetti a tante limitazioni e all’assedio del moto ondoso e del traffico turistico. «Faremo ricorso», annuncia Stefano B., «ma forse bisognerebbe metter mano a queste norme considerando la specialità della laguna e delle sue barche».(a.v.)

 
 
Vedi anche: morto ondoso

Le gondole con la "targa" sarà il numero di licenza, La nuova Venezia 15 11 2013

 

Una bellissima immagine del Canal Grande senza taxi durante lo sciopero del 13 14 novembre 2013. Dal Sito de la Repubblica
 
La mappa dei canali veneziani con i limiti e i sensi unici si possono trovare qui
Per gli abitanti di Venezia - gli ultimi rimasti - navigare nel dedalo dei canali non è cosa facile, specie per i numerosi sensi unici presenti e per gli incomprensibili Rii Blu destinati alle barche a remi. Ecco alcuni articoli che descrivono queste problematiche:

 
 

\. Alberto Vitucci, La Nuova Venezia 16 6 2013

 
 

Argos non è valido per dare sanzioni, telecamere spente. Un motoscafista vince il ricorso dal giudice di pace Controlli vietati dal regolamento di polizia urbana. Alberto Vitucci. La Nuova Venezia 25 5 2013
 
Sensi unici e strane regole. La città vietata ai residenti, Alberto Vitucci, La Nuova Venezia, 8 10 2008
 

Barche a Motore a sinistra. Una regola non rispettata, a. v. La Nuova Venezia 10-10-2008

 
 
La nuova Venezia 21 11 2012 Ho una barchetta e sono perseguitato, Giovanni da Ponte
 
 

La Nuova Venezia 11 12 2012 Disco orario sulle rive dei canali interni, Alberto Vitucci

 

   
   
   
   
   
   
: penzo.gilberto