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Pelliccioni da trabaccolo

 
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Il trabaccolo ha mantenuto per secoli alcuni elementi apotropaici (cioè che dovevano allontanare la mala sorte) tipici di tutte le imbarcazioni mediterranee. Fra questi gli occhi di prua (da non confondere con gli occhi di cubia) e una scultura sulla sommità dell'asta raffigurante un vello di pecora. Questo elemento sembra derivi dall'usanza di sacrificare un animale al momento del varo e poi legarne il vello attorno alla cima dell'asta di prua. Vello che poi si trasformò in una scultura lignea. ricordiamo che la nave, ma anche la più piccola barchetta, è il solo manufatto umano che viene battezzato e ha un nome proprio.
Due ex-voto provenienti dal Santuario della Madonna dell'arco di Napoli  nei quali si vede il vello legato all'asta di prua
 

In Spagna è ancora in uso questo rituale di battesimo

 

Questo pelliccione aveva anche altre forme più o meno elaborate come si vedrà nelle immagini successive.

 

Trieste 1902 prua di trabaccolo

 

Dettaglio di prua di trabaccolo, si notino gli occhi e il pelliccione dipinto, ricordo che il "legno a vista" così come il mattone a vista e le statue bianche sono invenzioni recenti. Tutto nel passato era dipinto comprese e statue greche e gli stemmi o bassorilievi che vediamo a Venezia ormai dilavati e bianchi.

dettagli di dipinti con trabaccoli nei quali si può notare la policromia

 

Pelliccione apotropaico di trabaccolo. Museo storico navale di Venezia

 

Pelliccione conservato al Museo di Cesenatico

 

Pelliccione di trabaccolo conservato al Museo di Pirano 

 

Alcuni dettagli di foto d'epoca con pelliccioni dalle forme inusuali
 

 

 

 

vello di trabaccolo Museo di Ragusa

 
 

Pelliccione apotropaico di trabaccolo. Museo storico navale di Venezia 

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: penzo.gilberto