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Modello di paranza
Committente: Museo della Civiltà Marinara delle Marche, San Benedetto del Tronto, 2010, 2011.

scala 1:10, lungo 150 cm, largo 55, alto 260 cm.


 
 
 
 
Prove veliche
Come nostra abitudine abbiamo collaudato l'armo alle varie andature in modo da controllare il corretto assetto della vela e delle manovre.
Gran lasco
 
Fil di ruota
 
Traverso
 
Bolina stretta
 
Nota: abbandonando il timone la barca correttamente va all'orza e si mette a filo vento
 

 

Finitura dell'armo
 
Il modello in fase di finitura
 
Il modello di paranza nella fase di pitturazione
In questa fase abbiamo cercato di restituire la superficie scabra della pece e delle pitture povere fatte con olio di lino e terre colorate. Sono a visibili i comenti dei corsi di fasciame, i fori dei chiodi, ed anche i tratti incerti del pennello. Non quindi la solita superficie a specchio tipica di quasi tutti i modelli e delle ricostruzioni attuali che danno un senso complessivo leccato molto lontano dalla realtà di questi rustici scafi.
 
 
 
Il modello di paranza in lavorazione

Lo stesso visto al giardinetto

 

 

La zogia di prua del modello di Paranza
 
Il modello di paranza finito prima della pittura

 
Nell'esecuzione del modello ci siamo anche attenuti alle antichissime tradizioni marinaresche apotropaiche, che venivano tramandate di generazione in generazione, e che si ritrovano anche nelle imbarcazioni archeologiche greche e romane. 
 
Posa della pessa benedetta attorniati dall'equipaggio al completo. Questa era l'ultima parte del fasciame che sigillava definitivamente lo scafo. Prima di essere posta in opera, era portata in chiesa per essere benedetta dal prete in segno di buon augurio per la tenuta della nave.
 
Moneta inserita nella scassa dell'albero
 
Gli occhi in legno massiccio pronti per essere collocati sulla prua

 

 
 
Una bella vista di scorcio che permette di controllare l'avviamento della fiancata
 
Controllo della simmetria dello scafo lasciandolo in equilibrio sulla chiglia
 
Posa del trincarino o sfrisetto
 
Prova di avviamento dei bagli della coperta con la corsia.
 
La poppa in via di completamento, si noti l'irregolarità voluta di vestison, menai, e zogie

 

Progettazione
Come successe per le altre nostre ricostruzioni abbiamo potuto basarci unicamente sugli scarni appunti dei costruttori e soprattutto sul materiale fotografico, mancando ogni tipo di piano di costruzione attendibile. Le fotografie sono state scalate, raddrizzate e importate in programmi di grafica vettoriale. Mediante il confronto con le persone è stato possibile ricavare una serie di misurazioni utili per la ricostruzione. Ribadisco comunque che questa è solo una prima ricostruzione ipotetica e per nulla esaustiva. La ricerca dovrebbe continuare ed essere integrata e corretta con l'aiuto di foto più dettagliate, da maggiori misurazioni e possibilmente dai sesti originali.
 
Determinazione delle dimensioni delle ferramente del timone e dei dettagli costruttivi della poppa
 
 

Rilievo delle dimensioni del piano velico, in entrambi i casi si noti le enormi dimensioni di timone vela e scafi proporzionati con le persone a bordo.

 

 

 

: penzo.gilberto