Il
principale sistema di progettazione navale usato nei
cantieri veneziani è il sesto, una dima in grandezza
naturale che, per mezzo di rotazioni e scorrimenti guidati
dai segni marcati sulla sua superficie, permette di
generare direttamente tutte le ordinate.
Il progetto
navale con le classiche viste longitudinale, traversali e
pianta è conosciuto ma utilizzato solamente per finalità
burocratiche.
I vantaggi
del metodo del sesto sono facilmente intuibili: disegno
diretto in scala naturale senza bisogno di ingrandirlo
successivamente in sala tracciato, possibilità di
posizionare il sesto sul blocco di legno grezzo in modo da
sfruttare più razionalmente il materiale, possibilità di
modificare uno o più parametri dell’imbarcazione
variando le scale dei segni, generazione di famiglie di
curve simili evitando possibili irregolarità nella forma
dello scafo, ecc.
Questo
sistema, pur con molte varianti, è talmente razionale e
pratico che è stato, ed e tuttora, il più usato in tutti
i cantieri tradizionali del mondo.
Gli unici
svantaggi consistono nella mancata visualizzazione dell’imbarcazione
nella sua interezza e dell’impossibilità di fare
calcoli di volumi, stabilità ecc., entrambi cose che non
erano affatto richieste dai costruttori, che sapevano alla
perfezione che aspetto e che caratteristiche avrebbe avuto
l’imbarcazione finita. |