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Roberto Tramontin

 
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  Squero Tramontin Venezia
 
   
   
   
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

Il giorno 7 novembre 2018 è morto Roberto Tramontin un caro amico che mi ha insegnato assieme al padre Nedis tutti i segreti della costruzione delle gondole.

Roberto Tramontin al lavoro nel suo squero.

 
 
Da "Venetians" di Carlo Mion

Roberto Tramontin non ha ancora costruito la gondola più bella. «Quella è la prossima, perché bisogna migliorarsi e cercare di farle sempre più belle. Per cui non l'ho ancora costruita». E quella a cui è più affezionato? «La prima. È come il primo amore, non si scorda più».
Roberto Tramontin rappresenta la quarta generazione di maestri d'ascia della famiglia Tramontina con squero a Ognissanti a Dorsoduro. La famiglia Tramontin, del ramo di Roberto, fino a Nedis, padre di Roberto, all'anagrafe era Tramontina. A Nedis, l'"a" finale non piaceva e la fece togliere. Lo Squero Tramontin è stato fondato nel 1884 da Domenico Tramontina che aveva imparato il mestiere in quello che viene considerato lo squero più bello esistito a Venezia: Casal ai Servi. Roberto è rimasto l'unico a realizzare le gondole secondo tradizione: a fasciame. Il compensato marino lo impiega solo per il fondo. In un anno costruisce una gondola, al massimo due. Ma le sue sono le gondole più belle al mondo. Così le considerano tutti. Vengono paragonate alle Ferrari: hanno le linee più eleganti. Otto i tipi di legno che Tramontin usa per le sue Ferrari: rovere, abete, ciliegio, olmo, mogano, noce, larice e tiglio. Legno che Roberto fa stagionare per anni sotto le vecchie tettoie di coppi e travi. Legno che lo squerariòl cerca in tutta Italia. Ricerca non facile, in quanto sono sempre meno le segherie che tagliano gli alberi a otto metri, la misura giusta per i fasciami delle gondole. Ormai si taglia a due metri.
«Quando sono subentrato a mio padre alla guida dello squero pochi - forse nessuno - credeva che fossi in grado di realizzare una gondola. Tutti sapevano che lavoravo con mio padre, ma in realtà pensavano che fosse mio padre l'unico capace a realizzare l'imbarcazione. Il primo cliente lo ricordo benissimo: è stato un gondoliere che lavora davanti la stazione dei treni. Zona poco in vista, forse per questo ha "rischiato" di venire da me. Una volta fatta la gondola è piaciuta e sono arrivati gli altri».

 
 

La Nuova Venezia 7 11 2018

Venezia, addio allo squerariòl Roberto Tramontin

Aveva 63 anni, si è spento all'ospedale dopo una lunga malattia. Le sue gondole considerate come Ferrari

 

VENEZIA. È morto Roberto Tramontin, squerariòl. Un maestro d’ascia tra i più famosi a Venezia. Aveva 63 anni. Si è spento all’ospedale dopo una lunga malattia. Roberto Tramontin rappresentava la quarta generazione di maestri d'ascia della famiglia Tramontin con squero a Ognissanti a Dorsoduro.

Lo Squero Tramontin è stato fondato nel 1884 da Domenico Tramontin che aveva imparato il mestiere in quello che viene considerato lo squero più bello esistito a Venezia: Casal ai Servi. Roberto era rimasto l'unico a realizzare le gondole secondo tradizione: a fasciame.

Il compensato marino lo impiegava solo per il fondo. In un anno costruiva una gondola, al massimo due. Ma le sue sono le gondole più belle al mondo. Così le considerano tutti. Vengono paragonate alle Ferrari: hanno le linee più eleganti. Otto i tipi di legno che Tramontin usava per le sue Ferrari: rovere, abete, ciliegio, olmo, mogano, noce, larice e tiglio. Legno che Roberto faceva stagionare per anni sotto le vecchie tettoie di coppi e travi. Legno che lo squerariòl cercava in tutta Italia.

Ricerca non facile, in quanto sono sempre meno le segherie che tagliano gli alberi a otto metri, la misura giusta per i fasciami delle gondole. Ormai si taglia a due metri. Dei suoi inizi spiegava: «Quando sono subentrato a mio padre Nedis, alla guida dello squero, pochi - forse nessuno - credevano che fossi in grado di realizzare una gondola. Tutti sapevano che lavoravo con mio padre, ma in realtà pensavano che fosse mio padre l'unico capace a realizzare l'imbarcazione. Il primo cliente lo ricordo benissimo: è stato un gondoliere che lavora davanti la stazione dei treni. Zona poco in vista, forse per questo ha "rischiato" di venire da me. Una volta fatta la gondola è piaciuta e sono arrivati gli altri». lo squero era la sua vita. Ripeteva spesso: “A Venezia quando viene messa in acqua una barca nuova in legno, bisogna fare festa. È come nascesse un figlio”. Se ne va un altro grande maestro.

 
 
 
Lo squero Tramontin piange il maestro Roberto, il Gazzettino 8 11 2018 Tullio Cardona
 
 
Roberto Tramontin in una immagine da giovane

Nedis e Roberto Tramontin mentre piegano a fuoco il sercio di una gondola

Diploma di Roberto Tramontin del 2006

 

Nedis e Roberto Tramontin davanti al loro squero di Venezia

Gilberto Penzo e Roberto Tramontin con una foto dei suoi parenti ritrovata in internet

 
L'eredità di Roberto Tramontin. Le figlie gestiranno lo squero, Tullio Cardona, Il Gazzettino 9 11 2018

 
L'alzaremi per Roberto Tramontin e l'ultimo viaggio sulla gondola, Tullio Cardona Il Gazzettino 13 11 2018
 
Alzaremi allo squero per l'addio al maestro Tramontin,  per Alberto Vitucci, La Nuova Venezia 13 11 2018
 
 
Il feretro viene caricato in gondola per l'ultimo viaggio. Foto Kees van den Meiracker

Il

 

 
 
 

L'alzaremi davanti al suo squero

 

Lo squero di Tramontin a Venezia torna a vivere. Via ai lavori per una nuova gondola

L’allievo Matteo Tamassia e la figlia del fondatore, Elena, riaprono il cantiere. Primo cliente, Marco Pellizzaro detto «Bombo»

Alberto Vitucci La Nuova Venezia 25 11 2018

 
 

 

 

 

: penzo.gilberto