Home

     

 

Comacina "Salute"

 
> torna a news 2013
 
   
 
   
   
   
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 
Sabato 21 novembre 2015, nel museo della Navigazione fluviale di Battaglia Terme,  si è tenuta una relazione sul recupero della comacina "Salute" affondata nel canale Piovego a Padova. Maurizio Ulliana, presidente associazioni “Amissi del Piovego” e “TVB – Traditional Venetian Boats” ha illustrato la complessa operazione di rigalleggiamento che ha comportato addirittura l'abbassamento del livello del canale per procedere allo svuotamento dello scafo.

Relazione sul recupero dalle acque del Piovego

Crono report fotografico

 

Recuperata barca storica a picco

È una vecchia “comacina”: era affondata qualche giorno prima

Il Mattino di Padova 17 agosto 2015

Una vecchia comacina degli Amissi del Piovego, ormeggiata sotto il ponte Ariosto in golena San Prosdocimo, è affondata nella notte tra giovedì e venerdì scorsi per cause ancora da accertare. Si tratta di un’imbarcazione in legno dal valore storico: lunga 17 metri e pesante 10 tonnellate, è stata costruita circa 70 anni fa, venendo impiegata come barca da lavoro per il trasporto delle merci.

Gli Amissi del Piovego, che gestiscono l’area golenale del Comune di Padova, l’hanno riutilizzata per rivivere le antiche tecniche di navigazione con la voga alla veneta o tramite la spinta delle pertiche. «È un’imbarcazione che ho recuperato personalmente cinque anni fa», puntualizza Maurizio Ulliana, presidente degli Amissi del Piovego, «L’ho portata a Padova donandola all’associazione Traditional Venetian Boat (Tvb), che l’ha poi messa a disposizione del nostro gruppo. Venerdì mattina, un burchiello, passato accanto alla comacina la sera prima, mi ha avvisato che era affondata».

Nelle operazioni di recupero, sabato sono intervenuti anche i sommozzatori dei vigili del fuoco di Padova, che hanno riportato l’imbarcazione in parziale galleggiamento, a valle del ponte Ariosto. Oggi toccherà ai volontari degli Amissi del Piovego completare l’opera. «Non siamo riusciti a capire per quale motivo si sia inabissata», continua Ulliana, «Tutte le ipotesi restano valide. Abbiamo circa 20 barche, che talvolta sono oggetto di incursioni e danneggiamenti. All’interno troviamo sigarette, bottiglie e bicchieri, lasciati da persone che vi salgono a bordo per divertirsi durante la notte. In un anno vengono rubate in media due barche, ma i furtarelli di remi o altri elementi si verificano più frequentemente». (m.r.)

 

Maurizio Ulliana e i volontari della Protezione Civile che hanno collaborato al recupero

 

Riccardo Cappellozza illustra la vita dei barcari.

 
 

 

Nell'occasione, con gli amici dell'Associazione Il Caicio, abbiamo riascoltato con piacere i racconti di Riccardo Cappellozza e rivisitato l'interessante museo e i dintorni.

 

prova statica di traino con l'alzaia

 
Su alcuni punti dei canali di Battaglia Terme sono stati messi dei cartelli con codice QR per visualizzare con gli smartphone immagini d'epoca.
 
Attorno al Museo da segnalare il bellissimo piccolo rimorchiatore Pavia, recuperato da Cappellozza, costruito nel 1933 presso i Cantieri Navali e Officine Meccaniche di Venezia, in sigla CNOMV. 
 
 

 

Purtroppo alcune imbarcazioni in legno, faticosamente recuperate e restaurate, versano in pessime condizioni. Come si può vedere, da sinistra, la peata e il burcio ricoperti dai rovi. Sotto la caorlina Giorgia, faticosamente restaurata, vedi qui, malamente appoggiata sopra dei bidoni che ne stanno deformando lo scafo.
 
Unico appunto è che a volte i musei diventato le vetrine per modellisti vari, storici improvvisati, pittori da trattoria che donano le loro opere per fregiarsi della fama riflessa dalla prestigiosa esposizione. Come è successo al Museo Storico Navale di Venezia o al il museo della laguna sud di Chioggia. Penso che il Conservatore sappia dire di no a queste "donazioni" e paghi dei bravi modellisti per realizzare opere all'altezza di un Museo.

Un improbabile Bucintoro e il suo altrettanto fantasioso "salotto"

 
 
 
 
 

Alcune strane forcole

 

 

 

 

: penzo.gilberto