Home

     

 

Cantiere Dordit  Venezia

 
> Torna a News 2010
 
  Torna a Cantieri
 
   
   
   
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

Cantiere Dordit

Il cantiere ha chiuso l'attività

 
 
 
 
Da il Gazzettino di Giovedì 2 Settembre 2010,
 
La cantieristica navale veneziana può ancora e deve essere una risorsa non solo per la città ma soprattutto per i giovani. 
      Ne è convinto Christian Dordit che ieri nel suo squero a San Giuseppe ha varato una nuova gondola, simbolo di una passione e una dedizione a quest'arte scoperta in giovanissima età e che lo ha portato oggi, a 27 anni, ad essere il più giovane maestro d'ascia di Venezia. «È una passione nata un po' per caso - racconta Christian - quando da ragazzini ci si intrufolava negli squeri per giocare e rompere le scatole, poi è divenuta una vera e propria passione». L'apprendistato di Dordit inizia prestissimo, è ancora un ragazzino quando entra come apprendista nel cantiere di un altro celebre maestro d'ascia della Giudecca, Gianfranco Vianello "Crea". 
      «Ho lavorato da Crea per circa dodici anni - spiega Christian Dordit - poi ho deciso di rilevare con le mie forze questo squero. Le difficoltà più grandi le ho avute nel trovare uno spazio adatto per esercitare la mia professione, e soprattutto per farsi conoscere nel circuito dei gondolieri. Ma quando ho cominciato posso dire di non aver avuto il consiglio di nessuno, anzi, ho trovato una specie di gelosia del mestiere da parte dei più anziani quasi avessero paura di ri velarmi i segreti del loro mestiere». 
      Una scarsa attenzione verso l'iniziativa giovanile denunciata dallo stesso Dordit: «Tempo fa mi ho letto su un giornale che gli squeri a Venezia sarebbero solo tre: Crea, De Rossi e Tramontin, quando invece ce ne sono altri due, tra cui il mio. Eppure la mia prima gondola l'ho fatta a 20 anni e l'hanno scorso ho regalato un pupparino all'istituto nautico Giorgio Cini perché non trovavo giusto che non avesse una barca tipica veneziana». 
      Della sua attività Dordit spiega: «Ogni gondola è un processo a sé, deve calzare come una scarpa sul suo gondoliere. Bisogna tener conto del luogo dove il gondoliere lavora, del suo peso e di eventuali problemi fisici». 
      «Dordit è uno dei giovani che è riuscito a trovare un suo spazio produttivo - spiega Francesco Polo di Confartigianato Venezia che dal 2003 organizza ogni anno dei corsi per avviare i giovani verso il mondo dell'artigianato locale. Il 60-70% dei giovani che si sono iscritti è riuscito a trovare una occupazione nei cantieri. I corsi durano quattro mesi al termine dei quali è previsto una stage presso uno degli squeri della città. In media su dieci studenti vengono da altre città d'Italia come Roma Milano, Torino, perfino un danese che viveva qui». 
      Se i giovani ci sono e la voglia d'imparare anche mancano tuttavia gli spazi per assumerli: «Non chiediamo certo spazi gratis - spiega Dordit - ma i ragazzi che vengono per imparare devono trovare uno spazio per formarsi. L'attuale cantiere Actv di San Pietro sarebbe una zona ideale, purtroppo è stato destinato alla costruzione di case per non residenti e di porticcioli».
      L'alternativa rimane l'ex cantiere Lucchese alla Giudecca «uno spazio di 5000 metri quadri - spiega Polo - dove si progetta di costruire un consorzio da parte di molti cantieri che rischiano di chiudere o di doversi trasferire in terraferma». «Se mi trasferirò nell'area ex Lucchese - spiega Dordit - ho intenzione di vendere il mio cantiere solamente a un altro giovane che voglia intraprendere questa attività con passione. Questo spazio è e deve rimanere uno squero. La gondola è la storia della città e del sentimento di chi vi lavora».

 

Elisabetta Savarese

 


 

 

 

 

 

 

 

: penzo.gilberto