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Peota Savoia Bucintoro dei Savoia - Rassegna stampa

 
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  La peota Savoia
 
  Bozzellame peota Savoia
   
   
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 

EMANUELA MINUCCI, La Stampa 20 9 2014

VENARIA

Il primo colpo d’occhio è da sindrome di Stendhal. Tanta bellezza, così dorata e abbacinante, che esplode all’improvviso nella penombra delle scuderie, può stordire. È l’«effetto Bucintoro», già noto alla Reggia di Venaria in cui è esposto dal 2012, ma che ora, nel nuovo allestimento firmato dall’architetto Gianfranco Gritella - lo stesso signore che ha trasformato la Mole nel Museo del Cinema e ora sta mettendo mano alle Ogr - è ancora più ammaliante. Non solo l’unico esemplare barocco di «peota» (completamente originale) sopravvissuta al mondo, e restaurata grazie all’intervento della Consulta per la valorizzazione dei Beni artistici e culturali di Torino pari a 250 mila euro, è presentata in un allestimento nuovo e spettacolare, ma quell’inestimabile gioiello galleggiante del «Bucintoro» che naviga nel mare virtuale delle monumentali scuderie juvariane si presenta per la prima volta armato per intero: di albero, remi e vele. 

 

La vela bagnata nel mare  

Da stasera, dunque, e a prezzo scontato di 4 euro, grazie alle «Giornate Europee del Patrimonio» (tutti i musei avranno il biglietto scontato: molti con ingresso a 1 euro) sarà possibile godersi lo spettacolo di una «Regia Scuderia» con la «Barca sublime» dei Savoia sistemato con la sua meravigliosa prua dominata dalle figure allegoriche del Po, l’Adige e Narciso puntata dritto verso i visitatori, che galleggia su un mare di specchi in cui è stato riprodotto addirittura il molo che dà la sensazione al visitatore di poter salire sul quel capolavoro che arrivò da Venezia a Torino il 4 settembre 1731 la per celebrare la gloria di Re Vittorio Amedeo II e di suo figlio Carlo Emanuele III. Particolare che fa la differenza rispetto al primo allestimento, la vela a strisce bianche e azzurre: «L’abbiamo fatta ricostruire dal laboratorio di archeologia navale di Venezia sulla base dei documenti d’epoca - raccontava ieri Gritella - colorata con pigmenti naturali fissati con acqua salata della laguna e aceto bianco secondo la tradizione velica settecentesca veneziana.  

 

La tecno-illuminazione  

La Barca in questione, si sa, è già Sublime di suo. Ma la nuova illuminazione - studiata fin nei minimi particolari per illuminare senza risultare invasiva, e approvata dal Soprintendente Luca Rinaldi - dispone di 250 corpi illuminanti coordinati da una «control room» completamente automatizzata. L’allestimento architettonico è stato concepito come un ideale viaggio nel tempo e nello spazio che culmina in un video sulla storia dell’unità d’Italia in salsa sabauda - di grande godibilità - curato dal direttore del Centro Studi di Venaria Andrea Merlotti. Completa l’esposizione due «rostri» o «ferri da gondola» settecenteschi, unici esempi conservati al mondo di dimensioni eccezionali. Tre tele infine raffigurano i principali personaggi dell’equipaggio del Bucintoro nei loro costumi, ricostruiti secondo le testimonianze d’epoca. 

 

I troni nella Barca  

Seguendo i documenti antichi controfirmati dall’architetto Juvarra, è stato anche riproposto l’arredo della cabina reale facendo realizzare i tessuti di rivestimento in velluto e seta broccati in oro con la tavola centrale e i due troni del re e della regina.  

 

Le carrozze regali  

Nel nuovo allestimento della Regia Scuderia sono state sistemate, subito dietro il Bucintoro, quattro delle principali carrozze utilizzate dai Savoia fra Sette e Novecento - dal «Berlingotto» dei Re di Sardegna (1789) alla Berlina dorata dei Re d’Italia (1877). Presto la Reggia organizzerà un convegno sulle Grandi Scuderie dei Savoia, compresa la Cavallerizza, recentemente andata a fuoco e che viene raccontata attraverso un efficace plastico. 

 
 
Servizio del TG3 Piemonte, del 19 9 2014, sull'inaugurazione del nuovo allestimento della peota
 
 
 
 
 
"La settecentesca peota veneziana gioiello della Versailles italiana"

 Sebastiano Giorgi Lagunamare dicembre 2014

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 

 

: penzo.gilberto